La rete è un luogo che, non meno di quelli reali, presenta insidie e pericoli, soprattutto quando si naviga su siti ed app di incontri. In un’epoca come quella attuale tutelarsi si rivela imprescindibile così da evitare possibili e spiacevoli complicazioni. In tal senso, uno dei fenomeni più comuni che può verificarsi è il cosiddetto catfishing e interessa la presenza di utenti che si avvalgono di false identità. In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più.
L’origine (e il significato) del catfishing
Il catfishing indica il tentativo di truffa o inganno che viene effettuato online da qualcuno che si avvale di un’identità falsa oppure rubata.
Il termine è stato introdotto per la prima volta nel 2010 nel documentario “Catfish”, che racconta la relazione di tipo amoroso intrapresa, interamente sul web, da Nev Schulman, attore e produttore cinematografico. Il quale si rende conto, dopo diverse settimane, che Megan, la persona con cui chatta e scambia messaggi non è quella che dice di essere, rivelandosi, in realtà, Angela, una donna e madre di mezza età per di più sposata.
Una truffa ben articolata e complessa, difficile da smascherare. Il termine catfishing, è stato scelto da Schulman perché, secondo quanto da lui stesso spiegato, dopo aver scoperto l’inganno si è sentito come un pesce piccolo divorato da uno più grande.
Al documentario è seguito l’omonimo show tv trasmesso da MTV, in cui Schulman indaga ogni volta storie vere, aiutando a risolvere i misteri delle relazioni online e consentendo di individuare i catfish che si celano dietro.
I pericoli del catfishing
Il catfishing è un fenomeno che riguarda due tipologie di utenti: coloro che sono truffati, come nel caso del documentario di Schulman, da persone che presentano un falso profilo, e quanti vedono la propria identità replicata/rubata per effettuare i raggiri a persone terze.
Si trova presente soprattutto sui social network, nelle app e nei siti di incontri, compreso Tinder: i catfish si interessano di truffare quanti sono in cerca di nuove amicizie o incontri amorosi per ottenere informazioni riservate, denaro e persino foto intime con cui ricattare le proprie vittime.
Ma esiste un modo di prevenire i furti di identità e i raggiri ad essi collegati? Certamente e uno dei più efficaci è quello di affidarsi a siti di cam verificati come quelli indicati da Sexypedia, così da navigare online in totale tranquillità e agendo alla radice del problema. L’elenco viene costantemente aggiornato e monitorato, riuscendo a dare, quindi, quella sicurezza in più che con un fenomeno come il catfishing si rivela quanto mai necessaria.
Che cosa rischia la persona che fa catfishing
I catfish sono perseguibili a livello penale, anche nel caso in cui la truffa non risulti evidente, come nei casi in cui questo tipo di persone si avvalgono di una falsa identità iniziando una conversazione su un sito o su un’app.
Un discorso che vale ancora di più quando il fenomeno risulta conseguito volontariamente e direttamente collegato a una truffa, come quando si usano foto ottenute in maniera non legale per poter poi ricattare. Non di rado i catfish, per arrivare a raggiungere questo scopo, si avvalgono di foto di persone che si conoscono nella realtà (ma possono appropriarsi della nostra identità per arrivare a qualcun altro). Tutelarsi, in entrambi i casi, si rivela essenziale.