Il Campionato Mondiale 1950 si conclude con il Brasile sconfitto in finale dall’Uruguay ma la vera tragedia la vive appena un anno prima l’Italia con il dramma di Superga. Ecco i fatti: il 4 maggio 1949 un aereo da Lisbona si schianta facendo 31 le vittime. A bordo del velivolo, c’era anche la squadra del Grande Torino, già vincitrice di cinque scudetti consecutivi, perciò giustamente definita una delle più forti nella storia del calcio.
I mondiali di calcio in Brasile.
Lo sport diventa un modo per ripartire per ritrovare nuovo spirito di aggregazione e coesione sociale. Dopo i Giochi Olimpici di Londra 1948, seguono i Campionati Mondiali di calcio in Brasile. A qqueto appuntamento non partecipano però Germania e Giappone, perché ritenute responsabili del conflitto bellico. Invece la squadra italiana è invitata dalla Fifa perché detentrice della Coppa Rimet e accetta a patto della copertura delle spese per la trasferta extracontinentale. Gli italiani preferiscono arrivare in Brasile via mare, piuttosto che affrontare il viaggio in aereo. La partenza è per mezzo della motonave Sises da Napoli il 4 giugno e la squadra arriva a destinazione dopo 15 giorni. Gli allenamenti avvengono direttamente a bordo ma pare che il pallone finesse sempre in acqua. Il vero allenamento si svolge alle Isole Canarie, dove la nave sosta il giorno 8 giugno. Il viaggio è davvero estenuante e di sicuro ha ripercussioni sullo stato psico fisico dei giocatori.
Le partite.
La squadra italiana ai mondiali del 50 in Brasile è nel Gruppo 3 con Svezia e Paraguay. La nazionale azzurra viene sconfitta dagli scandinavi 3 – 2. Con sole tre squadre in ogni gruppo, il sogno finisce dopo la notizia del pareggio tra Svezia e Paraguay. Perciò diventa inutile il successo contro i sudamericani.
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