Come avviene il Retargeting o Remarketing su Facebook ads
Nel 2012 l’editoria web annunciava l’arrivo di Facebook Exchange una innovativa e sofisticata applicazione destinata al Retargeting o Remarketing da parte degli inserzionisti Facebook ads.
Legata ad altri partner di advertising tra cui AdRoll e a Triggit, Facebook Exchange sinora ha funzionato nel modo che ormai conosciamo. L’utente loggato ossia entrato nel social con i dati del proprio account e con la propria password iniziava la navigazione. Se durante la permanenza online aveva l’occasione di visitare il negozio elettronico di un inserzionista di Facebook ads, di cui Exchange era optional, il visitatore diventava oggetto di tracciatura da parte del browser e veniva inserito in archivio dati come appartenente ad una categoria di ospiti selezionati, il pubblico target.
L’applicazione Facebook Exchange simile a Google AdWords e ad altri prodotti adibiti alla realizzazione di pubblicità aziendale dunque aveva il compito di individuare il potenziale acquirente di un sito commerciale sponsorizzato, consentire all’e-commerce di inserirlo in una fascia di appartenenza da seguire come pubblico target. Individuato quale potenziale cliente, in fasi successive l’utente sarebbe stato invitato a tornare nell’e-commerce sponsorizzato per compiere azioni di conversione. Ogni volta che l’utente target fosse tornato in Facebook per dialogare con i propri amici probabilmente avrebbe visualizzato negli appositi spazi della schermata e nel News Feed le inserzioni e le notizie intese a promuovere il portale sponsorizzato, precedentemente visitato, o i suoi prodotti.
Dal punto di vista tecnico fare Retargeting significa marcare gli utenti con i cookies in modo da renderli identificabili dai servizi di advertising per il targeting degli annunci. Una procedura di marketing dinamicostandardizzata appositamente studiata per selezionare varie tipologie di utenti in base all’età, alla provenienza geografica, ai gusti e alle tendenze personali individuabili settando le azioni compiute in rete, da cui ottenere categorie specifiche di ospiti internet: visitatori generici, visitatori di un unico prodotto, visitatori che abbandonano il carrello dopo averlo riempito, visitatori che acquistano, ecc. Facebook Exchange rispetto a prodotti similari aveva una prerogativa eccezionale:mostrava l’annuncio a pagamento ai clienti persi dai concorrenti.
Come cambia il Retargeting o Remarketing su Facebook in seguito alle variazioni delle regole effettuata dal social?
In seguito alle variazioni delle regole effettuata da Facebook ads non cambiano i principi e le tecniche su cui poggia il Retargeting, variano invece sostanzialmente i supporti tecnologici attraverso cui inviare i messaggi pubblicitari.
Chiuso FBX, gli e-commerce possono dire addio al recupero dei clienti persi dai concorrenti grazie al Retargeting da desktop, a cui l’applicazione era dedicata. Peccato perché l’inseguimento dei cosiddetti dispersi del web costituisce un autentico terreno digitale da colonizzare. Ma certamente riuscirà molto più facile ai gestori di negozi elettronici raggiungere i potenziali acquirenti attraverso la telefonia mobile assai veloce ed immediata. Una drastica inversione di tendenza rispetto a soli pochi anni fa determinata dalla grande diffusione degli smartphone e dei tablet.
Gli utenti attivi su dispositivi mobili risultano in crescita esponenziale ed è questo il bacino di pubblico target da utilizzare come veicolo mediatico per il futuro, un buon 80% della torta disponibile sul mercato.