Questo sarà l’anno dei Pir, ovvero dei Piani Individuali di Risparmio: parliamo quindi di contenitori fiscali, come per esempio depositi di titoli o fondi comuni, i quali possono contenere al proprio interno i più disparati strumenti finanziari. Azioni, Bond, quote relative ad altri fondi, tutto può rientrare nei Pir, i quali, a determinate condizioni, sono contraddistinti da un’importante agevolazione fiscale.
A dare una dritta a tutte le piccole e medie imprese che si stanno domandando se investire in Piani Individuali di Risparmio è stata Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top, Partner Equity Markets di Borsa Italiana – LSE Group. «Da una approfondita analisi delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2017» ha spiegato Lambiase «l’AIM Italia risulta il mercato azionario favorito dagli incentivi fiscali sia sul fronte degli Investitori Istituzionali, in quanto permette la deduzione del 30% dell’investimento sulle PMI innovative, sia sul fronte degli Investitori Professionali e Retail, in quanto il beneficio della detrazione fiscale del 30% si somma all’esenzione da tassazione dei redditi derivanti dagli investimenti effettuati nel Pir».
Stando alle analisi dell’Osservatorio AIM di IR TOP, circa il 70% delle PMI presenti su AIM hanno tutto i requisiti per diventare innovative: tale step permetterebbe a queste realtà di trovare molto più facilmente degli investitori. Ma non è tutto qui: fregiarsi della qualifica di impresa innovativa significa anche – potenzialmente – poter accedere ad ulteriori fonti finanziarie. Non c’è dunque dubbio sul dove investire nel 2017: l’AIM Italia è il mercato azionario in cui molto probabilmente ci sarà l’impatto superiore, grazie agli effetti degli incentivi e ai Pir. Tutto questo, ovviamente, a patto che le aziende quotate riescano ad ottenere la qualifica dedicata all’innovazione.
Sono quindi principalmente due le novità della nuova Legge di Stabilità che concorrono a rendere maggiormente attraente l’investimento sulle imprese innovative nel mercato AIM Italia: da una parte ci sono gli incentivi visti sopra, al 30% sia per i soggetti passivi IRPEF che per i soggetti passivi IRES, con un periodo obbligatorio per l’investimento pari a tre anni. Dall’altra parte, ad impreziosire ulteriormente questi investimenti, ci sono le agevolazioni introdotte dai Pir a lungo termine. In questi speciali ‘contenitori’ sarà dunque possibile investire una somma massima di 30 mila euro ogni 12 mesi, con l’opzione – acquistando però non meno 10 società aziende – di poter investire solamente nel mercato AIM Italia. Se ne deduce dunque, in questo caso, che l’investimento massimo annuo per ogni singola società sarà pari a 3 mila euro.