Curare le più svariate patologie con i rimedi naturali è un’abitudine che sta divenendo sempre più consolidata, e non soltanto in Italia. L’olio CBD è tra questi, soprattutto dal momento in cui la sua commercializzazione, la vendita e, quindi, l’acquisto sono divenuti completamente legali. A deciderlo è stata la Corte Europea che nel 2020 ha sancito la libera circolazione di questa sostanza all’interno della Comunità Europea. Via libera, quindi, al trattamento di vari disturbi con il CBD di cui puoi leggere notizie approfondite cliccando qui.
L’olio CBD è un olio che, come si intuisce facilmente dalla denominazione, viene prodotto direttamente dalla canapa (o cannabis). Si tratta di una sostanza che non ha effetti stupefacenti come si potrebbe essere indotti a pensare (tipici, invece, del THC che è, invece, la parte psicotropa della cannabis) e che per questo motivo viene utilizzata per vari scopi. Consumare olio CBD non ha alcun effetto negativo sul nostro corpo che, anzi, può trarne beneficio nel caso sia sottoposto ad elevati quantitativi di stress ed ansia. Come? Scopriamolo!
Olio CBD, perché combatte l’ansia?
Lo stretto legame tra l’olio CBD e gli stati d’ansia è stato al centro di un recente studio condotto presso l’Università di Harvard. L’obiettivo è quello di comprendere come faccia questa sostanza ad aiutarci negli stati ansiosi, a combattere lo stress e a favorire, in molti casi, il buon riposo e la sconfitta dell’insonnia. Oltretutto, l’olio CBD agisce in maniera molto veloce ed è completamente privo di effetti collaterali.
I risultati dello studio sono abbastanza semplici ed attribuiscono all’olio CBD queste proprietà grazie ai ricettori che la sua assunzione riesce a stimolare. Si tratta dal ricettore 5-HTA e del GABA. Ognuno di questi è un neurotrasmettitore che si occupa di regolare i livelli del nostro umore. Il recettore 5-HTA è preposto alla regolazione della serotonina, quello che tutti conosciamo come ormone della felicità. Il secondo, invece, interviene sulla regolazione dei ritmi tra gli stati di sonno e di veglia riuscendo a farci riposare nella maniera corretta. Appare evidente come la stimolazione di entrambi favorisca uno stato di benessere per l’intero organismo.
Quali sono i dosaggi corretti
Una volta appurato che l’olio CBD è un fedele alleato nella lotta contro i disturbi legati all’ansia ed allo stress, è opportuno conoscere anche quelli che sono i dosaggi corretti da assumere. Una quantità insufficiente, infatti, rischia di non donare i benefìci sperati. Uno eccessivo, invece, vanificherebbe i progressi fatti. Nonostante sia una sostanza naturale e nonostante, lo ribadiamo, non vi siano effetti collaterali da segnalare, assumere i dosaggi corretti è molto importante. Ma quali sono? E chi li stabilisce?
La figura più indicata per indicarci i dosaggi di olio CBD da assumere è quella del nostro medico di fiducia. Lui soltanto, infatti, ci conosce in maniera approfondita ed è in grado di comprendere quelle che sono le nostre reali problematiche. La regola generale (applicabile un po’ per tutti ma da abbinare sempre al parere di un medico o di un farmacista) vuole che si inizi l’assunzione dell’olio CBD in maniera molto graduale. Iniziare con una dose molto bassa ed aumentarla con il passare dei giorni, qualora la nostra condizione lo richiedesse, è la soluzione migliore per fare in modo che il nostro corpo possa realmente abituarsi, pian pianino, a questa sostanza del tutto nuovo, seppur innocua.
Uno dei punti più importanti su cui è bisogna focalizzare l’attenzione è quello inerente la concentrazione di CBD presenti all’interno dell’olio che stiamo per assumere. In base alle quantità, infatti, sarà più semplice decidere quante gocce sarà bene assumere.
Per fare un esempio pratico: con una concentrazione al 20% potremmo trovarci dinnanzi ad un dosaggio di questo tipo:
- 3 gocce al mattino e 3 gocce alla sera;
- dopo 7 giorni aumentare a 5 gocce al mattino e 5 alla sera;
- dopo 14 giorni aumentare, invece che il numero di gocce, le somministrazioni passando da due a tre: mattino, pomeriggio e sera (sempre con 5 gocce cadauno).
Il parere del medico, però, è fondamentale perché altre variabili che potrebbero entrare in gioco nella scelta sono quelle inerenti la nostra età, il sesso e il peso. Per curare l’ansia, in ogni caso, il dosaggio sarà quasi certamente medio alto. Altre problematiche correlate, come ad esempio il mal di testa, potranno richiedere un dosaggio più basso. Tutto, insomma, è soggettivo e va valutato al meglio per approfittare al massimo dei benefìci. I risultati nella corretta assunzione dell’olio CBD sono duraturi ed evidenti praticamente sin dalle primissime assunzioni.
In conclusione
L’olio CBD è un prodotto del tutto naturale e, per molti, ancora abbastanza sconosciuto. Il suo derivare dalla cannabis, infatti, incontra lo scetticismo di molti che faticano non poco a distaccarlo dal concetto di “sostanza stupefacente” a cui, purtroppo, ci siamo ormai abituati parlando di cannabis. Ricordiamo, vale la pena farlo, che il cannabidiolo è solo una delle tante sostanze che compongono la canapa e che non è, a sua volta, una sostanza psicotropa, non è tossica e non crea assolutamente dipendenza. Se così non fosse la sua vendita ed il suo consumo non sarebbero considerati legali come, invece, avviene sia in Italia che nel resto della Comunità Europea.
L’olio CBD, ormai è chiaro, è molto utilizzato per favorire il benessere del nostro organismo nei settori più disparati. A livello di ansia e stress gli effetti positivi sono ormai assodati! A dimostrarne l’efficacia è anche l’incremento costante, quasi esponenziale, nelle vendite di oli a base di CBD. Se siete interessati a questi prodotti potrete trovarli su justbob.it.
Se avete sofferto di ansia o patologie da stress, saprete di certo che la sintomatologia associata non è riferibile soltanto alla sfera psicologica (con attacchi di panico, nervosismo e stati di agitazione) ma anche a quella fisica (con tremore, sudorazione eccessiva o episodi tachicardici). Lo studio a cui abbiamo fatto riferimento ha accertato che l’olio CBD aiuta a regolare i battiti del cuore e la respirazione. Vale la pena ricordare, infine, come questa sostanza non sia impiegata con successo solo in ambito degli ansiolitici ma anche in quello degli antinfiammatori e degli antiossidanti.