Le sirtuine o proteine Sir2 rappresentano una specifica categoria di proteine, in grado di svolgere un’attività enzimatica. Inoltre, le sirtuine hanno la funzione di regolare il metabolismo dei procarioti e degli eucarioti. Il nome deriva da un gene caratteristico del lievito di silenziamento regolatorio, che partecipa alla regolazione dello sviluppo cellulare. Le sirtuine, in particolare, intervengono nel rallentare l’invecchiamento, oltre che intervenire nella regolazione della trascrizione, nell’apoptosi, nell’incoraggiare la resistenza allo stress, nel sostenere l’efficienza energetica e l’attenzione ben desta, in caso la persona si trovi ad affrontare situazioni con un regime calorico ristretto.
Secondo gli studi portati avanti, proprio le sirtuine sembrano in grado di attivare gli stessi geni della magrezza, sollecitati quando si è a digiuno o si attiva un regime alimentare ipocalorico. Inoltre, permettono all’organismo di ottenere gli effetti benefici di un calo di peso, senza ricorrere al digiuno.
Le sirtuine, poi, sono anche sostanze antiossidanti. Un esempio è rappresentato dal resveratrolo, la molecola contenuta nel vino rosso o nell’uva. Altri recenti studi hanno dimostrato che le sirtuine agiscono come regolatori del metabolismo, perché in grado di attivare i livelli di energia nelle cellule umane, stimolando lo sviluppo della massa muscolare. Inoltre, queste particolari proteine diminuiscono anche la sensazione di fame. L’attivazione delle sirtuine e dei conseguenti effetti benefici sull’organismo umano sono possibili, grazie all’assunzione di alcuni specifici cibi. Questi ultimi, infatti, provocano una sorte di stress all’organismo, situazione che gli permette così di consumare, ma di essere più resistente. Pertanto, grazie al principio di ormesi, quando il corpo si trova in una situazione di stress, esso attiva le sirtuine che fanno dimagrire.
I cibi che agevolano maggiormente l’attivazione delle sirtuine sono soprattutto: peperoncino Bird’s Eye, grano saraceno, capperi, sedano, cacao, caffè, olio extra vergine di oliva, tè matcha, cavolo riccio, levistico, datteri prezzemolo, radicchio rosso, cipolla rossa, vino rosso, rucola, soia, fragole, curcuma e noci.
A questi 20 cibi se ne aggiungono altri, anch’essi capaci di attivare le sirtuine e che, proprio per questo motivo, possono essere inclusi nell’alimentazione quotidiana. Questi alimenti appartengono alle diverse categorie di cibi e la scelta è varia.
Tra le verdure è possibile trovare: asparagi, broccoli, carciofi, cavolo cinese, cipolle bianche, crescione d’acqua, fagiolini, indivia, insalata belga, scalogno.
La frutta, invece, offre: bacche di goji, cranberry, kumquat, lamponi, mele, more, prugne nere, ribes nero, uva nera.
Tra le frutta secca e i semi si trovano: arachidi, castagne, noci pecan, pistacchi, semi di chia, semi di girasoli, mentre i cereali includono farina integrale, popcorn, quinoa. Fagioli bianchi (cannellini o bianchi di Spagna), fave rappresentano i cibi attivatori delle sirtuine tra i legumi, mentre tra le erbe aromatiche e le spezie è possibile includere: aneto, erba cipollina, menta piperita, origano secco, peperoncino, salvia secca, timo e zenzero.
Infine, l’azione di questi cibi, che favoriscono l’attivazione delle sirtuine, è ancora più forte, qualora si consumino in associazione alle proteine che contengono aminoacidi e, in particolare, la leucina. Quest’ultima sostanza si trova soprattutto nella carne rossa, seppur sia utile fruirne con moderazione, nel pollame, nel pesce, nei molluschi, nelle uova e nei latticini.